Dal 1956, Michele Chiarlo vinifica l’essenza del Piemonte, amando e valorizzando il più incredibile territorio vitivinicolo al mondo. Nell'azienda che porta il suo nome sono coltivati 110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi, i migliori cru nel pieno rispetto di severi criteri ecologici, del terroir e delle loro espressioni.
La prima vendemmia di Barolo imbottigliata sotto il nome di Michele Chiarlo è datata 1958.
A partire dal 1960, Michele espande i confini del mercato enologico. È tra i primi produttori piemontesi a credere nel successo del vino italiano all’estero. A partire dalla metà degli anni ’60, batte instancabilmente i mercati del Nord Europa e quelli americani, guadagnando la fiducia degli importatori e dei consumatori in tutto il mondo.
Nel 1987 Michele Chiarlo è tra i fondatori storici del Consorzio Grandi Vini, la prima associazione sovraregionale di produttori vitivinicoli nata per favorire l’esportazione dei vini italiani di qualità. L’azienda acquista appezzamenti nei maggiori cru del Barolo.
E' dal 1990 che i due figli di Michele entrano in cantina: Stefano, per occuparsi della parte agricola ed enologica e Alberto della parte commerciale e marketing. Ad oggi Michele, Stefano e Alberto Chiarlo continuano a lavorare seguendo la tradizione di una cantina familiare dal respiro internazionale. Attenzione ai dettagli, cura maniacale dei vigneti, vinificazioni nel rispetto dei terroir e dei vitigni, artigianalità delle lavorazioni. Caratteristiche che fanno di Michele Chiarlo una delle più importanti realtà vitivinicole del Piemonte, che crede esclusivamente nei vitigni autoctoni e su questi continua ad investire.