Viticoltura di precisione: cos’è e perché piace alle aziende sostenibili

Si dice che il vino buono si faccia in vigna. E questo è vero non perché il processo di vinificazione avviene letteralmente in campo. Ma è vero perché è la qualità dell’uva a definire in larga parte quella del vino.

È infatti fondamentale partire da una materia prima di qualità per ottenere vini equilibrati e armonici. Per questo motivo la gestione del vigneto è una delle attività più importanti e delicate per le aziende vitivinicole. Nella produzione di uva entrano infatti in gioco diverse variabili, come condizioni climatiche, malattie, patogeni, che possono influenzarne resa e qualità. Queste costringono i viticoltori a stare sempre sull’attenti e a monitorare costantemente i vigneti, per poter intervenire tempestivamente qualora ce ne fosse il bisogno.

Se questo è già difficile per le aziende che devono gestire pochi appezzamenti, immaginate quanto possa diventare difficoltoso per le imprese viticole che possiedono decine se non centinaia di ettari?

Ma l’uomo è una sofisticata macchina pensante, ed è stato in grado di mettere a punto una nuova strategia agricola, che prende il nome di viticoltura di precisione. Scopriamo allora insieme cos’è questo modello di gestione innovativo e perché piace tanto alle aziende sostenibili.

Cos’è la Viticoltura di precisione?

Sapere quale porzione deve essere irrigata o quale defogliata. Sapere quale appezzamento sarà più produttivo o quale sta soffrendo per le alte temperature. Per un viticoltore conoscere i propri vigneti è fondamentale per portare a casa un prodotto idoneo agli obiettivi enologici prefissati. È quindi importante osservare e monitorare costantemente le piante al fine di poter intervenire tempestivamente qualora ce ne sia la necessità.

Uno stesso vigneto può essere però caratterizzato da grande variabilità. All’interno dello stesso appezzamento possiamo trovare infatti, livelli di crescita, di produzione, di maturità della vite diversi, soprattutto per quei vigneti di grande estensione. Questo dipende in larga parte dalla morfologia del terreno, dall’altitudine alla quale si trova il vigneto, dalle caratteristiche microclimatiche. Tali fattori possono infatti portare a evoluzioni diverse persino lungo uno stesso filare. Inevitabilmente, riuscire a tenere tutto sotto controllo, minimizzando al tempo stesso l’impatto sull’ambiente, risulta essere piuttosto difficoltoso, soprattutto per le aziende di grandi dimensioni.

Per questo motivo negli ultimi anni ha iniziato a prendere piede la viticoltura di precisione, un approccio innovativo alla gestione delle operazioni in campo. Questa strategia agricola si avvale dell’utilizzo di tecnologie moderne che consentono di monitorare le risposte vegeto-­produttive delle singole piante. In base ad esse, è poi possibile adeguare la gestione agronomica del vigneto.

In pratica, grazie a strumenti tecnologici come droni, robot, aerei dotati di particolari sensori, si è in grado di reperire informazioni sullo stato di stress o di benessere della singola pianta.  Ciò consente  di ottimizzare le operazioni colturali, gestendo ogni vite in maniera differenziata, dandogli esclusivamente ciò di cui necessita nel momento esatto in cui ne ha bisogn

Viticoltura di precisione: Il metodo

La viticoltura di precisione si basa su un processo ciclico che prevede prima di tutto il monitoraggio dei parametri legati al vigneto. Si procede poi con l’interpretazione e la valutazione dei dati osservati e infine la messa in atto delle tecniche agronomiche specifiche per la situazione.

Per ottenere le informazioni necessarie al monitoraggio, la viticoltura di precisione si avvale di sofisticate e moderne tecnologie. Tra queste, quelle più utilizzate sono i sistemi di navigazione come il GPS, software per la gestione delle informazioni come il GIS e i sensori, per lo più di tipo ottico, che catturano le informazioni. 

Queste tecnologie vengono in genere utilizzate per il remote sensing o telerilevamento, ovvero l’osservazione e la misurazione delle caratteristiche di un certo oggetto da lunga distanza grazie all’utilizzo di satelliti o velivoli. Ma non solo. Esistono infatti strumenti per il proximal sensing come sistemi ottici, scansioni laser, e acquisizioni a ultrasuoni che consentono l’attività di monitoraggio a distanza ravvicinata o a contatto con ciò che viene osservato.

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per acquisire le immagini, i sensori utilizzati sono in grado catturare dati sulla superficie delle piante a differenti lunghezze d’onda. Attraverso dei calcoli matematici queste informazioni vengono poi rielaborate al fine di individuare degli indici in grado di descrivere lo stato fisiologico della vegetazione. Uno degli indici di vegetazione più comuni è l’NDVI. Valori bassi di questo indice si riscontrano in zone con poca o nulla copertura vegetale, o dove la vegetazione presente è particolarmente sofferenze.  Valori alti invece rispecchiano una situazione di forte attività fotosintetica e quindi elevata presenza di vegetazione attiva.

Sulla base delle informazioni che vengono restituite il tecnico sarà in grado di impostare e ottimizzare la strategia agronomica da mettere in campo, tenendo conto delle diverse esigenze per singole porzioni di ogni appezzamento.

Perché piace ai viticoltori?

La viticoltura di precisione grazie all’utilizzo di sofisticati sistemi tecnologici e informatici consente quindi di ottimizzare e agevolare il lavoro dell’agronomo e del viticoltore, soprattutto per quelli di loro che operano in ottica di sostenibilità

Ma nello specifico in che modo? Quali sono i vantaggi?

Partendo dall’impianto del vigneto, la viticoltura di precisione consente di perfezionare la scelta del portinnesto, della varietà, della densità di impianto e delle forme di allevamento tenendo conto delle caratteristiche delle diverse porzioni di vigneto. Inoltre è un valido supporto per la valutazione e la progettazione, sulla base delle necessità delle singole parcelle, di impianti di irrigazione e sistemi di drenaggio.

I vantaggi maggiori si hanno poi nelle operazioni che riguardano la gestione del vigneto. Questa strategia viticola consente infatti miglioramenti nella gestione delle risorse naturali e l’ottimizzazione dei quantitativi e delle tempistiche di applicazioni degli input come fitofarmaci, fertilizzanti, acqua per l’irrigazione, diminuendo al tempo stesso l’impatto ambientale delle pratiche viticole. 

Inoltre tenendo conto delle informazioni raccolte è possibile impostare vendemmie differenziate in funzione della maturità o della qualità dell’uva. In questo modo sarà possibile raggiungere gli obiettivi enologici prefissati, tenendo conto delle diverse esigenze di mercato.

Questo inoltre comporta anche dei vantaggi economici, diretti e indiretti. Da un lato la viticoltura di precisione consente di ottimizzare e diminuire i costi legati ai prodotti fitosanitari, ai fertilizzanti, all’acqua, all’energia e alla manodopera. E dall’altro consente di migliorare la qualità delle uve che inevitabilmente si rifletterà in maniera positiva sul pregio sensoriale e sul valore economico del vino finale. 

Insomma, questo innovativo modello di gestione viticolo ha fatto breccia nel cuore dei viticoltori. Vuoi conoscere le aziende che hanno adottato la viticoltura di precisione? Clicca qui!

 

 Foto di copertina di Ricardo Gomez Angel da Unsplash

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